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Carnovale Alessandra - Asflato spumante - Nuovo Progetto 1

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Carnovale Alessandra - Asflato spumante

Catalogo > Poesia
Alessandra Carnovale

ISBN 979-12-80357-49-6
Prezzo senza sconto12.00 €
ISBN 979-12-80357-49-6

prezzo di copertina: € 12,00
pag. 88
Nella prima poesia di Alessandra Carnovale leggiamo: la “vita activa” è una forzatura / per la mia natura. È forse una presentazione che fa per noi l’autrice? Dovremo scorrere il testo per capirlo, per comprendere il taglio dato alla raccolta, che comincia con la prima parte: Galleria.
Si procede con un dialogo con il sentimento della gioia, quali sono i momenti in cui essa va a cercare l’autrice: “Quando timbro in entrata / si allontana risentita”. E poi: “per discrezione, preferisce / quando siamo sole”. È nell’intimità che ritroviamo noi stessi, eccolo che spunta il raccoglimento in antitesi con la “vita activa” come intesa ai nostri giorni.
Troviamo poi una Carrellata-Galleria (come da titolo) di donne note, tra cui Rita Levi Montalcini, Frida Kahlo, ma anche Atena o Demetra, a ciascuna sono espressi dei versi secondo il suo ruolo.
È presente la critica alla società capitalistica: “in una società così competitiva / occorre affermarsi sempre prima / apprendere già in fasce / una lingua straniera”.
Nella seconda sezione, dalla poesia “Lui”, c’è una carrellata di uomini. Giacomo Leopardi parla in prima persona, scelta molto interessante ed efficace.
Passiamo poi alla seconda parte, Fatigue, con la poesia d’apertura, In cammino, la critica alla società occidentale si fa più marcata e spumeggiante, vengono tratteggiati i momenti dello smartworking e quelli del badge da uso quotidiano. Assistiamo a sonni scossi perché Morfeo è impressionato dai ritmi a trazione nevrotica delle metropoli.
La raccolta si chiude con Roma ‒ metropoli per l’appunto ‒ traffico che soffoca, città dal sapore d’asfalto.
Per finire torniamo all’inizio, citando l’autrice: affannarsi nel mondo / resta la violenza con cui / mi flagello ogni giorno. Qui c’è lo spirito del testo, crudo e veritiero. Il sottobosco critico della superficialità e del capovolgimento dei valori, come a dire: in questo modo dove vogliamo andare?
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